Buone Vacanze!
Ci "vediamo" a settembre...
;)
20080717
20080711
20080710
Virgilio? Il solito guastafeste.
L'origine dell'amore
(Purgatorio, XVIII)
Tratto da La Divina Commedia - G. Castelli
Virgilio, dopo aver esposto la sua teoria sull'amore buono e sull'amore malvagio, osserva Dante per vedere se fosse stato soddisfatto di quanto aveva detto.
Ma Dante non lo era, pungolato da un nuovo desiderio di apprendere sulla natura dell'amore. Tuttavia per delicatezza stava zitto, pensando: «Forse gli do fastidio a insistere con troppe domande».
Virgilio, vero padre, accortosi del timido desiderio del compagno e della sua riluttanza, lo invitò a parlare. Dante allora chiese:
«Maestro, la mia intelligenza si rischiara e si rafforza molto per la tua dottrina tanto che io intendo chiaramente ciò che mi spieghi: perciò ti prego, dolce padre caro, dimmi che cosa è questo amore che tu giudichi causa di ogni buona e cattiva azione umana?»
Virgilio rispose:
«Stai attento e raccogli tutta la forza della tua mente al mio ragionamento e chiaramente ti apparirà l'errore di quegli uomini ciechi della mente che si vogliono fare maestri e guide degli altri.
L'animo umano, creato con la disposizione ad amare subito, è pronto a volgersi ad ogni cosa che gli piaccia, non appena la sua disposizione è stimolata e messa in atto dal piacere.
L'intelletto riceve le impressioni e le immagini delle cose reali esterne e le comunica all'animo che così si rivolge a quelle cose che, o per esserle o per sembrargli buone, gli piacciono.
L'animo umano vi si abbandona del tutto e questo abbandono è amore naturale, legato all'uomo dalla potenza del piacere che procura la cosa o l'immagine.
Poi, come il fuoco si muove verso l'alto per la sua essenza che tende a salire dove si mantiene più vivo, così l'animo innamorato comincia a desiderare la cosa amata e l'ama con una forza spirituale che non si quieta finché non possa gioire di aver raggiunto, toccato, acquistato la cosa amata.
Da queste ragioni puoi comprendere come siano lontani dalla verità quei filosofi epicurei che ammettono come principio indiscutibile che qualunque amore è di per sé lodevole.
In realtà l'oggetto dell'amore può essere cattivo, come non è buona qualunque figura che si imprime nella cera, benché la cera sia di ottima qualità.»
(Purgatorio, XVIII)
Tratto da La Divina Commedia - G. Castelli
Virgilio, dopo aver esposto la sua teoria sull'amore buono e sull'amore malvagio, osserva Dante per vedere se fosse stato soddisfatto di quanto aveva detto.
Ma Dante non lo era, pungolato da un nuovo desiderio di apprendere sulla natura dell'amore. Tuttavia per delicatezza stava zitto, pensando: «Forse gli do fastidio a insistere con troppe domande».
Virgilio, vero padre, accortosi del timido desiderio del compagno e della sua riluttanza, lo invitò a parlare. Dante allora chiese:
«Maestro, la mia intelligenza si rischiara e si rafforza molto per la tua dottrina tanto che io intendo chiaramente ciò che mi spieghi: perciò ti prego, dolce padre caro, dimmi che cosa è questo amore che tu giudichi causa di ogni buona e cattiva azione umana?»
Virgilio rispose:
«Stai attento e raccogli tutta la forza della tua mente al mio ragionamento e chiaramente ti apparirà l'errore di quegli uomini ciechi della mente che si vogliono fare maestri e guide degli altri.
L'animo umano, creato con la disposizione ad amare subito, è pronto a volgersi ad ogni cosa che gli piaccia, non appena la sua disposizione è stimolata e messa in atto dal piacere.
L'intelletto riceve le impressioni e le immagini delle cose reali esterne e le comunica all'animo che così si rivolge a quelle cose che, o per esserle o per sembrargli buone, gli piacciono.
L'animo umano vi si abbandona del tutto e questo abbandono è amore naturale, legato all'uomo dalla potenza del piacere che procura la cosa o l'immagine.
Poi, come il fuoco si muove verso l'alto per la sua essenza che tende a salire dove si mantiene più vivo, così l'animo innamorato comincia a desiderare la cosa amata e l'ama con una forza spirituale che non si quieta finché non possa gioire di aver raggiunto, toccato, acquistato la cosa amata.
Da queste ragioni puoi comprendere come siano lontani dalla verità quei filosofi epicurei che ammettono come principio indiscutibile che qualunque amore è di per sé lodevole.
In realtà l'oggetto dell'amore può essere cattivo, come non è buona qualunque figura che si imprime nella cera, benché la cera sia di ottima qualità.»
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20080706
La mia terra 3
Da un po di tempo a questa parte, alla solita ora, si sente il suono di un aereo in lontananza.
Oppure:
un aereo sorvola casa mia tutte le sere alle 22:50.
Tutte le sere lo aspetto perché mi trasmette pace e tranquillità.
La lavatrice, nel silenzio di casa, mi fa lo stesso effetto.
Oppure:
un aereo sorvola casa mia tutte le sere alle 22:50.
Tutte le sere lo aspetto perché mi trasmette pace e tranquillità.
La lavatrice, nel silenzio di casa, mi fa lo stesso effetto.
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Mythology
20080703
20080701
L'indecisione è donna. O no? Boh...!
TRA UOMO E DONNA - ZUCCHERO:
Tra uomo e donna
Che cosa c'è
Oltre la gonna
Che cosa c'e' di diverso...
Non vedi non vedi non vedi
Che una donna
Non dico a te
E' evanescente
E quando e' sola la sua mente va...
Lontano lontano
Alza le vele
Un uomo no
Un uomo ti pianta o resta fedele
Non sono d'accordo
Cosa dici mai
Balla balla che e' meglio sai
Sensibili siamo
Certo più di voi
Eh no che non e' così
No, sì
No, sì
Altro che vele
Lontano, lontano sì ma mai sole
Tra uomo e donna
Ti dico che
C'è un grande mare
E voi siete isole mai sicure
Un uomo sì un uomo
Può naufragare
La donna no la donna
E' da salvare... eh no
Non sono d'accordo
Cosa dici mai
Balla balla che e' meglio sai
Sensibili siamo
Certo più di voi
Eh no che non è così
No, sì
No, sì
Altro che da salvare
Nel mare nel mare ma da sole
Un uomo che ama
Si mostra completamente nudo
La donna no
E' dietro uno scudo, perchè...
Non siamo d'accordo
Non ti arrendi mai
Oh fallo prima tu
Sensibili siamo
Certo più di voi
Eh no che non è così
No, sì
No, sì
Fino a domani
Che belle che sono le tue mani
Che belle che sono le tue...
Oh mi ami?
:)
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