20080127

Saggezza umanamente divina

Bibbia, Proverbi

Capitolo 16

All'uomo appartengono i progetti della mente,
ma dal Signore viene la risposta.

Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.

Affida al Signore la tua attività
e i tuoi progetti riusciranno.

Il Signore ha fatto tutto per un fine,
anche l'empio per il giorno della sventura.

E' un abominio per il Signore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.

Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
con il timore del Signore si evita il male.

Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo,
riconcilia con lui anche i suoi nemici.

Poco con onestà è meglio
di molte rendite senza giustizia.

La mente dell'uomo pensa molto alla sua via,
ma il Signore dirige i suoi passi.

Un oracolo è sulle labbra del re,
in giudizio la sua bocca non sbaglia.

La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.

E' in abominio ai re commettere un'azione iniqua,
poiché il trono si consolida con la giustizia.

Delle labbra giuste si compiace il re
e ama chi parla con rettitudine.

L'ira del re è messaggera di morte,
ma l'uomo saggio la placherà.

Nello splendore del volto del re è la vita,
il suo favore è come nube di primavera.

E' molto meglio possedere la sapienza che l'oro,
il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.

La strada degli uomini retti è evitare il male,
conserva la vita chi controlla la sua via.

Prima della rovina viene l'orgoglio
e prima della caduta lo spirito altero.

E' meglio abbassarsi con gli umili
che spartire la preda con i superbi.

Chi è prudente nella parola troverà il bene
e chi confida nel Signore è beato.

Sarà chiamato intelligente chi è saggio di mente;
il linguaggio dolce aumenta la dottrina.

Fonte di vita è la prudenza per chi la possiede,
castigo degli stolti è la stoltezza.

Una mente saggia rende prudente la bocca
e sulle sue labbra aumenta la dottrina.

Favo di miele sono le parole gentili,
dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo.

C'è una via che pare diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.

L'appetito del lavoratore lavora per lui,
perché la sua bocca lo stimola.

L'uomo perverso produce la sciagura,
sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente.

L'uomo ambiguo provoca litigi,
chi calunnia divide gli amici.

L'uomo violento seduce il prossimo
e lo spinge per una via non buona.

Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha gia commesso il male.

Corona magnifica è la canizie,
ed essa si trova sulla via della giustizia.

Il paziente val più di un eroe,
chi domina se stesso val più di chi conquista una città.

Nel grembo si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.


Capitolo 17

Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio
di una casa piena di banchetti festosi e di discordia.

Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all'eredità.

Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.

Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.

Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.

Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.

Non conviene all'insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.

Il dono è come un talismano per il proprietario:
dovunque si volga ha successo.

Chi copre la colpa si concilia l'amicizia,
ma chi la divulga divide gli amici.

Fa più una minaccia all'assennato
che cento percosse allo stolto.

Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.

Meglio incontrare un'orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.

Chi rende male per bene
vedrà sempre la sventura in casa.

Iniziare un litigio è come aprire una diga,
prima che la lite si esasperi, troncala.

Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.

A che serve il denaro in mano allo stolto?
Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno?

Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.

E' privo di senno l'uomo che offre garanzie
e si dà come garante per il suo prossimo.

Chi ama la rissa ama il delitto,
chi alza troppo l'uscio cerca la rovina.

Un cuore perverso non troverà mai felicità,
una lingua tortuosa andrà in malora.

Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non può certo gioire il padre di uno sciocco.

Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.

L'iniquo accetta regali di sotto il mantello
per deviare il corso della giustizia.

L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.

Un figlio stolto è un tormento per il padre
e un'amarezza per colei che lo ha partorito.

Non sta bene multare chi ha ragione
e peggio ancora colpire gli innocenti.

Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.

Anche lo stolto, se tace, passa per saggio
e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.


Capitolo 24

Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro;
poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.

Con la sapienza si costruisce la casa
e con la prudenza la si rende salda;
con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.

Un uomo saggio vale più di uno forte,
un uomo sapiente più di uno pieno di vigore,
perché con le decisioni prudenti si fa la guerra
e la vittoria sta nel numero dei consiglieri.

E' troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprir bocca.
Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.

Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è l'abominio degli uomini.

Se ti avvilisci nel giorno della sventura,
ben poca è la tua forza.

Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.

Se dici: «Ecco, io non ne so nulla»,
forse colui che pesa i cuori non lo comprende?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.

Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono
e dolce sarà il favo al tuo palato.
Sappi che tale è la sapienza per te:
se l'acquisti, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.

Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma gli empi soccombono nella sventura.

Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la collera.

Non irritarti per i malvagi
e non invidiare gli empi,
perché non ci sarà avvenire per il malvagio
e la lucerna degli empi si estinguerà.

Temi il Signore, figlio mio, e il re;
non ribellarti né all'uno né all'altro,
perché improvvisa sorgerà la loro vendetta
e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro?

Ho scelto, per la Shoah, questi Proverbi dalla Bibbia perchè mi sono sempre di grande conforto.
Dovremmo fare in modo che ogni giorno sia la Giornata della Memoria perchè non credo che nessun essere umano possa dimenticare quello che è successo.

Le parole che vi sono scritte nella Bibbia, nel Vangelo, nella Torà o nel Corano sono "giuste" perchè basate sulla rettitudine, sull'onestà, sulla fratellanza, la pietà e l'amore.

Applicare questi insegnamenti all'interno di un Partito politico che non ha nessun tipo di fede divina: è comunque bene.

Applicare questi insegnamenti all'interno del "Gruppo Stressati" tifosi di qualsiasi squadra di calcio: è comunque bene.

Personalmente ho fede e tanto basta ma credo che la cosa più importante non sia quella di stare a chiedersi se un Dio esista o no.

La cosa importante è riuscire a distinguere il bene dal male.


La maggior parte di noi dà per scontato di riuscire a fare questa distinzione per istinto, ma ci sono molte persone, più fragili, che vanno in crisi perchè hanno paura a farsi certe domande, perchè hanno paura a "scuotersi" l'anima.

Chi si sente interiormente più forte dovrebbe allora educare gli altri a far sì che ogni scelta venga meditata attentamente per non cadere in errori di cui poi ci si pente (pentirsi è già qualcosa ma da quel momento in poi preveniamo)

E dobbiamo inoltre esercitare noi stessi affinchè ci venga naturale fare quella fondamentale distinzione.

Non è facile.
Ma se saremo sicuri di aver fatto la scelta giusta, in piena coscienza di noi stessi, ascoltando il nostro vero IO, allora non perderemo mai la speranza di poter avere, un giorno, la nostra ricompensa.


:)

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